Monica

“Penso sia fondamentale che le persone sentano di poter essere se stesse ogni giorno al lavoro, senza sentirsi in alcun modo diverse o trattate diversamente. Per me questa è la cosa più importante.”
Quando abbiamo lanciato l’iniziativa Women@Comdata, abbiamo promesso di presentarvi alcune donne di grande ispirazione che lavorano in Comdata. Eccone una: Monica Butea, Director of Operations presso la divisione clienti globali di Comdata. Monica Butea è entrata in Comdata all’inizio del 2020, poco prima del lockdown dovuto al Covid-19, e il suo ruolo include la gestione dell’hub multilingue di Comdata a Bucarest e la fornitura di servizi per i clienti globali. Lavora nel campo del BPO per la gestione dei clienti da oltre 16 anni. Ha iniziato la sua carriera come agente, per poi farsi strada attraverso diversi ruoli e aziende. Siamo lieti che Monica abbia condiviso le sue esperienze e la sua opinione sul BPO per la gestione dei clienti, sulla sua carriera, sulla diversità e su come essere un leader di successo. Che siate uomini, donne, all’inizio della vostra carriera o senior manager, Monica può offrirvi consigli preziosi.

Per iniziare, cosa l’ha spinta verso il suo attuale lavoro presso Comdata?

Per quanto mi riguarda, l’aspetto più emozionante legato all’ingresso in Comdata è stata l’opportunità di aprire una nuova divisione qui a Bucarest, partendo da zero in termini di team, uffici, relazioni con i clienti e non solo.

E cosa l’ha resa maggiormente orgogliosa durante questo processo?

In termini di risultati, è il fatto di aver lanciato due clienti completamente nuovi per Comdata e aver ottenuto questo risultato nel 2020, durante la follia della pandemia. Uno dei clienti non aveva molta fretta, mentre l’altro voleva muoversi abbastanza velocemente: circa 8-10 settimane dall’entrata in servizio alla gestione del volume.

Si trattava di una sfida, poiché, essendo una nuova divisione, non avevamo un team esistente che potesse semplicemente passare dal lavorare insieme al lavorare da casa. Abbiamo reclutato il team interamente online. I membri non si erano mai incontrati, né avevano mai lavorato insieme, e abbiamo dovuto creare dei legami solo attraverso eventi e riunioni virtuali.

Sono molto orgogliosa di aver comunque avviato con successo questi team e le nuove fruttuose partnership con i nostri clienti.

Chi sono questi clienti?

Uno dei clienti lavora nel settore delle assicurazioni e l’altro nel settore del tabacco.

Entrambe le relazioni sono attive e in espansione. Attualmente, li stiamo supportando in tre paesi ciascuno, ma entrambi aggiungeranno nuovi paesi nel corso di quest’anno e del prossimo, così come nuove capacità linguistiche.

Al momento, per loro lavoriamo con il francese, il tedesco, l’italiano, l’inglese e lo spagnolo, ma ci aspettiamo di aggiungere altre lingue, come il lituano e il polacco nell’Europa settentrionale e il greco nell’Europa meridionale.

Come sono le proporzioni nel suo team, i suoi colleghi sono principalmente uomini o donne?

Il mio team è formato da un’ottima proporzione di uomini e donne; sono presenti anche molte nazionalità diverse, alcuni membri della comunità LGBTQ e un insieme di età: dai 20 ai 67 anni!

Penso sia fondamentale che le persone sentano di poter essere se stesse ogni giorno al lavoro, senza sentirsi in alcun modo diverse o trattate diversamente. Per me questa è la cosa più importante. È una delle cose che amo di più del mio lavoro e di questo tipo di ambiente; ci sono così tanti tipi diversi di persone con diversi background e questo rende il lavoro davvero interessante. Lo adoro.

Questo equilibrio e questa diversità di genere sono abbastanza tipici nel mercato di cui si occupa?

Penso che in questa azienda e in questo settore in Romania, siamo abbastanza fortunati da avere buone opportunità e uguaglianza di genere per le donne, così come diverse donne in posizioni di leadership, me compresa.

Se considero le posizioni di leadership in Comdata, ci sono tre donne in Exco Group e molte altre occupano posizioni di leadership in quasi tutti i paesi. Quindi penso si tratti di un ottimo equilibrio e questo mi rende felice.

Nella sua carriera, ha riscontrato problemi di uguaglianza di genere o di diversità?

Onestamente, penso che questa industria sia molto equilibrata. Nelle aziende e con i clienti con cui ho lavorato, l’insieme delle persone era molto vario e alla pari, anche se so che ci sono altre aziende e industrie che potrebbero essere prevalentemente maschili.

Naturalmente, mi è capitato di incontrato alcuni individui con la tendenza a mostrare un maggior rispetto per una controparte maschile e penso che, in determinati incontri e situazioni, le donne debbano lottare un po’ di più.

C’è qualcosa che possiamo fare in proposito?

È molto difficile cambiare questa condizione. Penso che sia una mentalità strutturale della società e dobbiamo fare attenzione al modo in cui educhiamo le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Credo che forse insegniamo loro in modo diverso, spingendo i ragazzi a essere più avventurosi, ma senza fare lo stesso con le ragazze.

Crescendo, avevo davvero paura di fare errori e cercavo sempre di comportarmi bene in ogni situazione. In realtà, impariamo dai nostri errori e dal fare meglio la volta successiva, quindi dovremmo far sì che i nostri figli non abbiano paura di sbagliare.

Questo è quello che sto cercando di trasmettere a mia figlia, è ancora giovane, ma queste cose si insegnano presto. Voglio che sappia farsi valere, che non abbia rimpianti, e che capisca che va bene correre rischi, fare errori e continuare a imparare.

Come pensa che si possa promuovere la diversità sul posto di lavoro?

Credo ci siano due modi principali. Uno è il modo in cui i leader si comportano sul lavoro. Devono agire concretamente. Per esempio, potrei entrare in una stanza e mostrare delle diapositive sulla diversità e sui numeri, ma se esco da quella riunione e non mi comporto nel modo in cui mi aspetto che tutti gli altri si comportino, allora quelle diapositive non faranno alcuna differenza.

In secondo luogo, è importante il modo in cui le risorse umane e i leader rispondono quando riscontrano comportamenti discriminatori o sprezzanti nei confronti di altri gruppi: non si può semplicemente far finta di nulla. Se qualcuno ha un comportamento fuori luogo, è necessario affrontare subito il problema.

Di conseguenza, questi due fattori per me sono entrambi fondamentali.

Iniziative come Women@Comdata contribuiranno a promuovere la diversità

Sì, e io sono una delle persone che sostiene l’iniziativa nell’azienda.

Abbiamo già fatto buoni progressi in questo senso. Abbiamo esaminato i dati delle risorse umane per capire la nostra posizione: le proporzioni tra generi, fasce d’età, retribuzioni, promozioni, il numero di donne che tornano a lavorare dopo il congedo di maternità, ecc.

Abbiamo anche esaminato i tassi di attrito, il che è stato interessante per me. Il tasso di attrito è più alto negli uomini che nelle donne, il che penso sia coerente con quanto detto in precedenza sul fatto che le donne corrono meno rischi.

Inoltre, stiamo svolgendo un sondaggio “pulse” in tutta l’azienda e credo che si tratti proprio di quello di cui abbiamo bisogno. Dopo aver analizzato le risposte al sondaggio, progetteremo e sosterremo determinate azioni. Una cosa che mi fa molto piacere vedere in relazione a Women@Comdata è il supporto del nostro CEO, Maxime Didier, e del nostro Direttore trasformazione & integrazione, Patrice Mazoyer. Entrambi sostengono l’iniziativa, che acquisisce quindi molta visibilità e supporto in Exco Group..

Ultima domanda: Monica, sulla base di tutto quello che ci ha detto, quale sarebbe il suo consiglio per qualcuno che sta iniziando la sua carriera?

Il mio consiglio è non avere paura di provare cose nuove, di imparare, di fare errori e di seguire un percorso. Se si scopre che non è la propria strada, si è sempre in tempo per cambiare. Incoraggerei anche a correre rischi e a non porre limiti a ciò che si può ottenere.

Il mio consiglio alle donne sul posto di lavoro è di lavorare su se stesse. A volte abbiamo una “misoginia interiorizzata” a causa del modo in cui siamo state cresciute e, di conseguenza, è importante lavorare su noi stesse e verso questo tipo di cambiamento nella società. Non è facile e richiede molto impegno, ma darei sicuramente questo consiglio.

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